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Genova. ERICSONn, nuovo sciopero e proteste.
Genova. Nuovo sciopero e nuovo presidio agli Erzelli per i lavoratori della Ericsson che prosegue le operazioni per ridurre il personale di oltre mille unità. A Genova il provvedimento dovrebbe riguardare 25 persone ma sindacati e dipendenti sono preoccupati per la decisione di concentrare gli esuberi in uno dei settori chiave dell’azienda, quelle delle telecomunicazioni. nell’incontro che si è svolto qualche settimana fa Ericsson ha accennato ad altre soluzioni per la riduzione di personale che porterebbero fuori dall’azienda circa un migliaio di persone. “Comprati, sfruttati, svenduti e licenziati. La fine dei tecnici Ericsson specializzati” recitava uno degli striscioni dei lavoratori genovesi in presidio questa mattina davanti alla sede degli Erzelli, dove i dipendenti in dieci anni sono passati da 1200 a poco più di 500.
“Visto che Ericsson ha dichiarato di voler partecipare alle gare per la banda ultralarga per le quali il governo sta mettendo a disposizione ingenti fondi – dichiara Fabio Allegretti Slc Cgil – non può contestualmente dichiarare quasi 400 esuberi In Italia e rifiutarsi di sedere al tavolo con il Governo”.Al presidio stanno partecipando anche l’assessore regionale allo Sviluppo economico del Comune di Genova Emanuele piazza, il suo omologo in Regione Edoardo Rixi e rappresentanti del Pd, Sel, Rete a sinistra. All’incontro in prefettura dovrebbe partecipare anche il sindaco di Genova Marco Doria. E proprio dopo l’ennesima protesta, indetta per questa mattina dai sindacati a livello nazionale, qualcosa si è finalmente mosso ed è arrivata la convocazione al ministero dello Sviluppo economico per il 28 dicembre. Il segretario Slc Cgil Fabio Allegretti commenta positivamente la convocazione a Roma: “Era il tavolo che attendevamo da tempo – dice – e speriamo che a questo giro il governo riesca ad assumere un ruolo propositivo e utile per questi lavoratori ormai decimati dalla strategia aziendale di questa multinazionale”.
(Lara Calogiuri)